Appunti di viaggio: l’Oasi di Massaciuccoli

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Appunti di viaggio: l’Oasi di Massaciuccoli
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Appunti di viaggio: l’Oasi di Massaciuccoli

Per una piacevole domenica all’insegna della natura, dell’osservazione, della tranquillità e delle piccole cose che da sempre sono le più belle.

L’Oasi di Massaciuccoli più che una riserva è una ricchezza per tutti coloro che decidono di visitarla.

Ore 9.30 all’attracco dei barchini, è questa la comunicazione che Lucia, volontaria dell’Associazione LIPU che opera attivamente a tutela della valorizzazione e della promozione dell’area ci fornisce al telefono nel momento della prenotazione.

Il gruppo è formato da circa 10 persone, i barchini sono solo tre, le nostre guide 4, ognuno di loro sarà la guida della nostra piccola imbarcazione in questa prima domenica di bird-watching all’interno dell’Oasi, appuntamento dedicato all’emigrazione (nel mese di marzo), all’amore (nel mese di aprile), al risveglio ed al tramonto nella Palude (a maggio).

Il nostro capitano sarà Andrea uno degli storici “custodi” dell’Oasi che non è solo, ma accompagnato da Sibilla, una cagnolina, sua compagna di viaggio che a costo di seguirlo nella “traversata” che faremo si tufferà in acqua.

Tutti i partecipanti ricevono in dotazione un binocolo, la visita durerà due ore: si parte.

Il rumore del piccolo motore a contatto con l’acqua crea i primi riflessi, nonostante le nuvole, i primi colori cominciano ad invadere i nostri occhi ed inizia il racconto di Andrea…

Sin dal 1985 la LIPU, (Lega Italiana Protezione Uccelli), gestisce la Riserva Naturale di 60 ha situata lungo la sponda orientale del Lago di Massaciuccoli; con i suoi 2000 ha si tratta del lago più grande della Toscana, collocato tra le province di Pisa e di Lucca ed incluso all’interno del Parco Regionale Migliarino-S.Rossore-Massaciuccoli, che protegge tutta la fascia costiera compresa tra Viareggio e Livorno.

Vista la ricchezza e la peculiarità della flora e della fauna qui presenti, il Lago di Massaciuccoli è una zona umida d’importanza internazionale ai sensi della direttiva Ramsar, è un Sito d’Importanza Comunitaria (SIC) ai sensi della direttiva Habitat, nonché una Zona di Protezione Speciale (ZPS) ai sensi della direttiva Uccelli.

La LIPU gestisce la fruizione turistica e didattica in tutto il lago e si occupa di educazione ambientale, di sensibilizzazione sui temi di conservazione e sviluppo sostenibile nei confronti delle comunità locali attraverso l’organizzazione di eventi natura, di produzione di materiale divulgativo ed informativo e di attuazione di progetti di educazione ambientale nelle scuole presenti sul territorio.

La Riserva ed il Centro Visite sono aperti tutti i giorni con orario 09.00 – 18.00 e sono rappresentate da:

il Museo sull’Ecologia della Palude – il piano inferiore del casale Lipu ospita due sale espositive che mediante diorami riproducono l’ambiente emerso e sommerso del lago e della palude; una terza sala con afrezzature multimediali funge da laboratorio didafico e punto ricerca e informazioni.

il percorso Natura – 800 metri di camminamenti a palafifa che afraversano la palude e raggiungono tre osservatori che si aYacciano sul lago, ideali per il birdwatching.

Area afrezzata pic-nic, servizi igienici. Nelle vicinanze si trovano bar e ristoranti, facilmente raggiungibili a piedi.

unto vendita pubblicazioni e gadgets.

Foresteria- il piano superiore del casale Lipu è dotato di una foresteria con 3 camere per 10 posti lefo, ampia cucina, salofo con biblioteca e servizi igienici.

Il Museo ed il percorso Natura sono accessibili alle persone diversamente abili.

La Riserva si può visitare a piedi, attraverso il suggestivo sistema di camminamenti a palafitta che attraversano la palude e si affacciano sul lago e negli ambienti interni della palude. In alternativa si può scegliere la visita guidata a piedi nella Riserva, la visita in canoa, in barchino con motore elettrico (per singoli o piccoli gruppi) o in battello per comitive.

L’accesso al museo e l’ingresso sui camminamenti è libero e gratuito, sono pagamento le visite guidate a piedi ed in barchino e il noleggio di natanti.

La Riserva: flora e fauna

Si accede all’Oasi dal porticciolo del paese di Massaciuccoli ai piedi del monte Aquilata. Si tratta di una zona palustre caratterizzata da ambienti diversi e rappresentativi delle peculiarità degli ambienti d’acqua dolce.

La vegetazione dominante è rappresentata da letti di falasco, Cladium mariscus, mentre lungo il margine dei canali e le sponde del Lago è presente il canneto a Phragmites australis. L’uniformità del canneto è interrotta in alcune aree dai cosiddetti “chiari”, zone di acque libere e mediamente basse, che ospitano trampolieri e anatre selvatiche.

Di particolare interesse è la presenza di aggallati, porzioni di palude galleggiante ricoperte da boschi di frangola Frangola alnus e ontano nero Alnus nigra e da torbiere a sfagno (Sphagnum sp.) – un muschio di origine nordica relitto dell’ultima glaciazione. Le torbiere a sfagno ospitano numerose piante particolarmente rare come la carnivora Drosera rotundifolia, la felce florida Osmunda regalis e il centonchio palustre (Anagallis tenella).

L’oasi è dotata di capanni per il birdwatching e percorsi su palafitta per l’osservazione della palude, del lago e delle varie specie di uccelli che popolano stagionalmente questi ecosistemi. Il lago occupa una posizione geografica tale da farne un importante punto di transito e sosta per i migratori e la grande varietà di habitat rende possibile la sosta ad un elevato numero di specie tra cui ricordiamo il falco pescatore (Pandion haliaeus), le marzaiole (Anas querquedula), i mignattini (Chlidonias niger) e i gabbianelli (Larus minutus) che in primavera sorvolano le acque libere del lago; numerosi trampolieri e specie rare come i mignattai (Ibis falcinellus). Questa vasta zona umida con i suoi estesissimi canneti riveste però una grande importanza anche per gli uccelli nidificanti così troviamo popolazioni importanti di tarabuso (Botaurus stellaris), airone rosso (Ardea Purpurea), tarabusino (Ixobrychus minutus), falco di palude (Circus aeruginosus), cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus)e numerose specie di piccoli passeriformi del canneto tra cui ricordiamo il forapaglie castagnolo (Acrocephalus melanopogon), il bellissimo basettino (Panurus biarmicus), il pendolino (Remiz pendulinus), fino ai più comuni cannareccioni e cannaiole.

Proprio per la presenza di specie ornitiche rare e minacciate, sia nidificanti sia svernanti, il lago costituisce sito d’importanza nazionale per l’avifauna acquatica.

La nostra escursione

La prima domenica di marzo, e questo mese più in generale, è dedicato alla migrazioni nel sud del mediterraneo di tutti i migratori provenienti dal nord.

Particolare attenzione è rivolta alle zone umide, importantissime per la sosta degli uccelli in transito per evitare di fare lunghe tratte senza fermarsi.

Non a caso il numero di uccelli morti nel tratto tra il mediterraneo e la costa nord-africana è molto alto, in quanto non trovando acqua sul percorso.

All’interno dell’Oasi c’è la Colonia degli Aironi Rossi che arrivano intorno alla metà di marzo e sono ben 150 coppie che nidificano e restano fino a settembre.

A causa del tempo grigio e piovoso non abbiamo modo di vedere molti esemplari durante la nostra escursione fatta eccezione per molte anatre gru, un falco di palude e una folaga airone maggiore.

Ma l’atmosfera che si respira tra i canali e la natura è di una simbiosi emozionante, dove per circa tre ore ci si perde osservando, ammirando e ascoltando i suoni lungo il percorso.

L’Oasi conta circa 35.000 visitatori l’anno, circa 10.000 partecipano attivamente alle iniziative dell’Associazione LIPU che sono in piena attività fino a settembre.

Per i prossimi appuntamenti consulta il sito www.oasilipumassaciuccoli.org

Tel 0584 975567 – email oasi.massaciuccoli@lipu.it

 

Felisia Toscano

Foto di Maria Di Pietro

 

 

MARIA DI PIETRO

 

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0 0 2356 23 Maggio, 2016 Flash News, Lifestyle 23 Maggio, 2016

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