Michelangelo e Vasari. Preziose lettere all'«amico caro»

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Michelangelo e Vasari. Preziose lettere all’«amico caro»
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Michelangelo e Vasari. Preziose lettere all’«amico caro»

È stata inaugurata in questi giorni a Firenze, presso Palazzo Medici Riccardi, la mostra MICHELANGELO e VASARI. Preziose lettere all’ «amico caro» dall’Archivio Vasari, visitabile  fino al 24 luglio, a cura di Elena Capretti e Sergio Risaliti, con il patrocinio della Città Metropolitana, Comune di Firenze e Comune di Arezzo e in collaborazione con il Consiglio Regionale Regione Toscana.

Un’esposizione di grande interesse, essendo presentata per la prima volta a Firenze una selezione dei manoscritti più rilevanti dell’archivio, tutt’ora di proprietà dei fratelli Festari, conservato ad Arezzo nel Museo di Casa Vasari.

L’occasione per questa esposizione, organizzata da A.V.M. Srl con il sostegno di Banca Ifigest, è stata offerta dal restauro di un significativo nucleo di lettere di Michelangelo Buonarroti indirizzate a Giorgio Vasari e dalla digitalizzazione dell’intero archivio: interventi promossi e diretti dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana.

La mostra, seguita nell’allestimento dai progettisti Giancarlo Galardini e Lucia Giannecchini, accoglie il nucleo più prezioso delle carte vasariane, costituito dalle lettere che Michelangelo Buonarroti, da Roma, scrisse all’amico caro Messer Giorgio, a Firenze, fra il 1550 e il 1557. Esse testimoniano il profondo legame che univa i due artisti, facendo trasparire tutta l’umanità di un Michelangelo ormai anziano, con le proprie debolezze e i propri affetti.  Le suddette lettere costituiscono l’ultima delle sezioni in cui è scandito il percorso espositivo.

La prima sezione affronta la storia dell’eredità di Giorgio Vasari, del suo archivio e, più in generale, della sua memoria come si esprime nella complessa relazione tra il corpus documentario, la biografia vasariana e le vicende ereditarie.

La sezione seguente espone le lettere che documentano il rapporto privilegiato che Giorgio Vasari intrattiene con il suo principale committente Cosimo I de’ Medici, ma anche i sodalizi instaurati con letterati ed eruditi del tempo come Paolo Giovio, Annibal Caro, Vincenzo Borghini, Cosimo Bartoli, Pietro Bembo e Pietro Aretino.

Il percorso espositivo prosegue raccontando come nasce l’idea e la storia de Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori, e architettori, che Vasari pubblica a Firenze in due edizioni, entrambe con una dedica al duca Cosimo I de’ Medici: la prima uscita nel 1550 nei tipi di Lorenzo Torrentino e la seconda, ampliata e corredata dei ritratti incisi degli artisti, edita dai Giunti. Le Vite sono di fatto la prima storia dell’arte moderna, il cui culmine – formale, morale e spirituale – è rappresento da Michelangelo Buonarroti di cui il Vasari, in forza del rapporto speciale con l’artista, si ritiene erede e discepolo privilegiato.

Info:

12 maggio – 24 luglio

Palazzo Medici Riccardi – Firenze, via Camillo Cavour 3

9:00 – 19:00 (la biglietteria chiude alle 18:30)

Chiuso il mercoledi

Ingresso alla mostra euro 7, ridotto 4

Ingresso comprensivo della visita a Palazzo Medici Riccardi euro 12, ridotto 8

Vittorio Sgarbi all'anteprima della mostra.

Il Presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani tra due dei fratelli Festari durante l'anteprima della mostra.

0 0 1544 15 Maggio, 2016 Arte, Flash News 15 Maggio, 2016

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