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“Alla fotografia chiediamo solo 60 minuti”
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“Alla fotografia chiediamo solo 60 minuti”

Si terrà sabato 21 febbraio alle 10,30 presso la Sala Bigongiari della Biblioteca San Giorgio di Pistoia l’apertura di un secondo ciclo di “Alla fotografia chiediamo solo 60 minuti”  a cura di Giancarlo d’Emilio e Maurizio Rebuzzini.

Dopo il successo dei primi incontri che hanno visto la presenza di noti fotografi, quali Gianni Berengo Gardin, a riconfermare l’interesse e la partecipazione per uno dei tanti progetti di FOTOGENIACOM, il tema d’apertura sarà “Non luoghi…, luoghi della fotografia: percorso nei non luoghi destinati all’esposizione delle opere fotografiche”.

Tra i relatori di rilievo sarà presente Luciano Ferrara, fotografo, che con i suoi scatti ha raccontato la storia dei movimenti e delle piazze italiane, le guerre in Medio Oriente, l’evolversi del secondo Novecento.

Dagli anni ’70 coopera con le principali testate di stampa italiane e straniere, per realizzare i suoi reportage spesso collabora con sociologi e storici, riuscendo così a ritrarre la marginalità contemporanea in modo lontano dalla retorica e dal luogo comune.

Nel 1989 costituisce l’agenzia fotogiornalistica Nuovellepresse, nel 2006,  istituisce l’associazione culturale Wine&Foto, nata come punto di intersezione tra arti visive, approfondimenti multidisciplinari e cultura del gusto.

Docente di tecniche di sviluppo e stampa analogica presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, nel 2013 apre Tribunali138, uno studio-laboratorio-archivio, che vuole essere un punto di riferimento per progetti legati alla fotografia e alle arti visive, uno spazio aperto dove comprare e collezionare fotografia d’autore.

Il binomio fotografia/incontri è stato ideato da:

Maurizio Rebuzzini, editore e direttore di FOTOgraphia, mensile di riflessione fotografica, e del collegato sito Internet www.FOTOgraphiaONLINE.it, è docente di Storia della Fotografia alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Brescia, e curatore della sezione di storia degli apparecchi fotografici al Museo Nazionale Alinari della Fotografia, di Firenze (Mnaf). Si occupa di fotografia dal 1972. Scrive e parla di linguaggio, tecnica e costume della fotografia applicando idee che, di fatto, abbattono i confini tra i diversi punti di osservazione: arriva al lessico fotografico partendo dalla presentazione di apparecchi, così come, con percorso analogo, inquadra e identifica l’apporto dell’applicazione tecnica quando affronta il linguaggio espressivo.

Giancarlo d’Emilio, convinto che oltre l’immagine reale, racchiusa nella cornice di un fotogramma, esiste l’immaginabile con conseguente interpretazione personale del fruitore, da quarant’anni insiste la ricerca su questo aspetto. Curioso della tecnica fotografica, poliedrico nell’uso delle attrezzature professionali, senza limiti. Particolarmente attratto dalla fotografia immersiva. Parallelamente alla ricerca prosegue il suo percorso professionale nella fotografia pubblicitaria, ed è autore d’immagini destinate a campagne internazionali. La formazione è il modo di comunicare la sua esperienza e allo stesso tempo confrontarsi e arricchirsi d’informazioni.

I prossimi appuntamenti sono fissati per il 7 e il 21 marzo.

Felisia Toscano

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